Ottobre è il mese in cui la procedura della vendemmia giunge al pieno compimento. Per il nostro territorio si tratta di una felice combinazione di cultura e tradizione. La Puglia, infatti, è la terra della vendemmia, il vino è una delle risorse caratteristiche della nostra regione.
Un vino di qualità che le nostre cantine assicurano conoscendo perfettamente il momento in cui l’uva giunge alla piena maturazione e che viene estratto utilizzando due possibili procedure, meccanica e manuale.
Dall’attenta osservanza di ogni fase dell’estrazione hanno origine i più famosi vitigni pugliesi, dal Negroamaro, maggiormente diffuso in Salento, strutturato e corposo, al Primitivo per la zona centrale, più versatile, caratteristiche queste tipiche del terreno calcareo-argilloso dal quale prendono origine, e all’Uva di Troia maggiormente amato nel nord della regione, dal carattere deciso e dall’inconfondibile eleganza e profumazione.
Purtroppo quest’anno si registra un pesante calo della produzione, a fronte delle restrizione imposte al settore della ristorazione, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Per la Puglia si parla dell’8% in meno.
Un frutto eccellente non si è accompagnato ad un’altrettanta ampia quantità del prodotto. Adesso più che mai, allora, è necessario puntare sulla qualità intrinseca del nostro vino, così da far ripartire il settore più forte di prima.
È fondamentale, dunque, che si riattivino presto gli sbocchi di mercato del vino pugliese che attraverso il canale Horeca, l’enoturismo e l’export conta un fatturato di oltre 1 miliardo di euro l’anno.
Un segnale positivo e di speranza arriva già dalle buone pratiche messe in campo dalle imprese che, con un certo dinamismo di ritorno, hanno deciso di reinventarsi sperimentando nuovi sbocchi distributivi, sfidando così il blocco totale dell’Horeca. La crisi derivante dalla pandemia, cioè, ha attivato un processo creativo e di sperimentazione che potrà giovare anche terminata l’emergenza.
Si registra anche un forte incremento della digitalizzazione del settore vinicolo, con il sempre più frequente ricorso all’ e-commerce e a modalità di vendita innovativa, con un conseguente valore positivo sull’export, che nel mese di luglio ha segnato una lieve crescita.
Anche noi faremo la nostra parte, in questa fase di lenta ripresa , garantendo la produzione dei nostri migliori articoli per imbottigliare vini bianchi, rosati, rossi e spumanti, e offrendo così un’immagine di eleganza e di unicità così come la produzione vinicola autoctona merita.